perché gamberi?

Gamberi, un nome curioso per un Festival?

In questi territori di montagna, i gamberi d’acqua dolce sono un animale quasi mitologico, in tantissimi li ricordano nei racconti dei propri nonni. Ampiamente diffuso e quindi ben conosciuto dalle comunità locali fino agli anni ‘50, il gambero di fiume veniva allevato in Trentino e nelle Giudicarie Esteriori. 

Sono numerose le testimonianze della coltura del gambero, una in particolare, quella lasciata attraverso gli affreschi dei Baschenis, una famiglia di abili pittori itineranti originari della bergamasca che hanno lavorato nel Trentino occidentale dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento. Tra la grande varietà di affreschi che sopravvivono in chiese e cappelle del territorio, si ricorda ad esempio, “L’Ultima Cena” proprio nella Chiesa di Santi Rocco e Sebastiano a San Lorenzo in Banale, che raffigura una tavola imbandita di gamberi.

Nel tempo questo animale, piccolo e verdognolo, è andato via via riducendo la sua presenza fino a divenire quasi del tutto sconosciuto alle nuove generazioni

Il gambero di fiume ( A. pallipes)  è comunque, per dimensioni, il maggiore rappresentante dei macroinvertebrati dei corsi d’acqua e dei laghi del Trentino, un elemento di estrema rilevanza per il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi acquatici.

Esiste ancora oggi, lo dimostrano diversi studi della Provincia Autonoma di Trento, ma dove si nasconde? Fortunatamente è stata accertata la presenza di diverse popolazioni di gambero di fiume diffuse in otto bacini idrografici trentini tra cui anche il Sarca. 

I gamberi, oggi, si ritrovano in aree isolate che ancora conservano un certo grado di naturalità, mentre sono quasi del tutto scomparsi dai grandi fiumi di fondovalle, a causa l’impatto dell’inquinamento, delle attività antropiche e della diffusione di specie aliene invasive.

Un piccolo animale che con se porta tradizione, storia, tutela ed un particolare obiettivo. 

Gamberi Festival delle Acque a Comano, è una proposta culturale che, con ampia visione, va estesa fuori valle: se il movimento avrà successo ci sarà un ritorno significativo di questo indicatore ambientale, il gambero.

“L’Ultima Cena”, affresco nella Chiesa di Santi Rocco e Sebastiano a San Lorenzo in Banale, raffigurante una tavola imbandita di gamberi.